Oggi tutta la popolazione italiana è coinvolta, ognuno in modo diverso, nell’emergenza sanitaria.
Ogni giorno molte persone sono direttamente colpite dal virus, con gran sofferenza di molte famiglie; milioni di uomini, donne, anziani, bambini e giovani sono costretti a rimanere in casa per impedire la propagazione dell’epidemia.
Ci troviamo in un momento particolare in cui il tempo e lo spazio assumono dimensioni diverse che a volte paiono ingestibili.
Penso:
- Ai bambini, abituati a un ritmo frenetico scandito da molte attività: tutto questo a un tratto è svanito.
- Ai genitori, impegnati a lavorare da casa in smart working, e contemporaneamente a seguire i loro figli nell’attività scolastica.
Molti inoltre si stanno chiedendo come aiutare i figli a comprendere quanto sta accadendo e come viverlo il più serenamente possibile. - Alla coppia che si trova a trascorrere molto più tempo assieme: abituati ad avere i propri spazi, le proprie attività, non è semplice rivedere il rapporto e riorganizzarlo. Penso poi anche a quelle coppie che vivevano già momenti di forte contrasto ed instabilità, ora probabilmente peggiorati.
- Alle donne ed alle violenze che possono vivere all’interno dei muri domestici.
- Alle donne in gravidanza, a quanti dubbi, preoccupazioni, insicurezze, aspettative e desideri, nel periodo pre e perinatale.
- Agli adolescenti che desiderano l’autonomia, l’espressione di sé stessi, la relazione, costretti a rimanere in casa.
- Ai disabili, a quel senso di profonda solitudine che sentono, alla fatica o nella maggior parte dei casi l’impossibilità di capire cosa sta succedendo.
- Agli operatori ed educatori, impegnati a svolgere un intenso e costante lavoro di sostegno e cura.
- Agli anziani, sia coloro che vivono nelle case di riposo o a casa da soli. Niente più relazioni, niente contatti, non più un abbraccio. La quotidianità è saltata per tutti e così per loro. Molti a causa della loro demenza non comprendendo la situazione aumentano i loro stati di confusione ed agitazione.
- Agli insegnanti impegnati a rivoluzionare completamente il loro modo di insegnare e di stare con la classe. L’immane fatica di arrivare ai bambini e alle loro famiglie tramite questa presenza tecnologica fredda ma che può essere carica di significati didattici e affettivi.
- Alle persone che non hanno potuto ricongiungersi alle proprie famiglie.
- A tutto il settore medico che ogni giorno rischia la vita per noi.
- Ai lavoratori che rischiano di perdere il lavoro e la stabilità economica acquisita.
- Agli imprenditori che oltre alla propria attività e alla propria famiglia pensano anche al destino dei propri dipendenti in questa difficile situazione economica.
Ci troviamo in un cambiamento epocale, non è semplice adattarsi al momento. Molte sono le emozioni che a volte ci impediscono di ragionare correttamente esasperando ogni situazione. È normale provare paura: è un’emozione utile alla nostra vita perché ci permette di prevenire i pericoli.
Se pensi però che la tua paura e la tua ansia siano eccessive perché ti creano disagio non aver timore a chiedere aiuto e contattare lo psicologo, potrai essere aiutato a comprendere e superare queste emozioni.
Per aiutare la popolazione l’ordine degli psicologi ha introdotto una campagna informativa, #psicologicontrolapaura, con vari materiali reperibili sul sito nazionale e diffusi nei media e social, per sviluppare il giusto atteggiamento psicologico, le risorse personali e gestire lo stress della situazione.
Tuttavia, per molti questo non basta, c’è bisogno di qualcosa di più, di un momento di ascolto, della possibilità di un aiuto specifico. Per questo il Consiglio Nazionale dell’Ordine (CNOP)ha promosso l’iniziativa #psicologonline a cui ho aderito.
È bene affidarsi a dati comunicati da siti ufficiali autorevoli che ci diano la giusta informazione per percepire il rischio come esso è senza amplificarlo ed avere una visione distorta di esso.